67, 66, 65. Non è un conto alla rovescia, ma la classifica della Liga, e i numeri rappresentano Atlético Madrid, Real Madrid e Barcellona. Il conto alla rovescia, però, sì che lo sta facendo la capolista spagnola, che più sta andando avanti, più sta vedendo le proprie certezze sgretolarsi davanti ai propri occhi e più non vede l’ora che questo campionato si sbrighi a finire. Oggi la notizia è il pareggio contro il Betis, ma facendo un passo indietro il panorama che si apre è inquietante: nelle ultime 11 partite le vittorie dei colchoneros sono solo quattro. Il resto è mancia per le inseguitrici.
Eppure la gara si era messa subito bene per gli uomini del Cholo, che nonostante la mancanza di punte si erano portati subito avanti con una bella azione conclusa Carrasco. Ci ha pensato l’ex Barça Tello, però, a rimettere la partita in pari, un 1-1 che reggerà fino alla fine nonostante gli andalusi siano poi andati molto vicini al vantaggio in più di un’occasione.
Il paradosso è che l’Atlético con questo punticino ne esce anche contento, visto che in partenza mancavano già i due capocannonieri — Suárez e Llorente — oltre che Dembélé, Lemar e Kondogbia. E, come se non bastasse, durante la partita si sono infortunati João Félix e Trippier. Nel secondo tempo, quindi, Simeone si è trovato a mettere in campo una formazione di fortuna, riscoprendo giocatori dimenticati come Torreira e Vitolo. Quest’ultimo ha anche la palla per la vittoria all’ultimo secondo dopo 45’ senza tiri della sua squadra.
L’Atlético si è sgonfiato così tanto, però, che sembra anche refrattario agli eroismi, ai colpi di fortuna. Mentre i punti di vantaggio si sono assottigliati (erano 10, con una partita da recuperare), la pressione è cresciuta e tutti i palloni ormai pesano come macigni. Mettici anche il Covid che ha colpito con una precisione subdola diversi giocatori in un momento chiave della stagione, la fatica che si fa sentire e il dover correre più veloce di due avversari con ritmi galattici e il piatto è servito: l’Atlético, a tratti, pare fermo in un limbo fra la paura di vincere e la paura di non saper più vincere.
A questo punto, il Real Madrid inizia a fare veramente paura ai rojiblancos, che in caso di arrivo a pari punti sarebbero secondi per i risultati negli scontri diretti. Tuttavia, le uniche squadre ad avere il destino della Liga totalmente nelle proprie mani sono Atleti e Barça: se una delle due le vincesse tutte da qui alla fine, essendoci in mezzo lo scontro diretto di maggio, sarebbe sicura di vincere il trofeo. I pronostici lasciateli a cartomanti e veggenti, chi sostiene di sapere con certezza chi vincerà mente.
Ma, attenzione, il fuoco arriva da tutte le parti. Perché domani gioca il Siviglia a Vigo, e se vincesse si porterebbe a -6. Sembra un po’ troppo, dite? Allora vi siete persi qualche puntata di questa Liga, che in questa 90ª stagione ha chiesto agli autori di riempire la trama di colpi di scena. E loro hanno preso la richiesta alla lettera.